Francesca torna a casa dopo una giornata di lavoro, chiude la porta, accende la tv.
È ora di cena, quindi apre il frigo per prendere qualcosa, mentre mangia quel che trova risponde ad alcuni messaggi, guarda dei video e scorre apatica le pagine di un social.
Infine, mentre sistema i piatti in lavastoviglie, si chiede come mai non riesce a dimagrire visto che mangia sempre così poco, anche se, in realtà, non ricorda neanche bene cos’ha appena mangiato.
Spesso le nostre attività quotidiane sono eseguite in modo meccanico, inseriamo una sorta di “Pilota Automatico” che ci fa agire mentre il nostro pensiero, la nostra attenzione, sono da un’altra parte rispetto al nostro corpo ed alle nostre sensazioni.
Il pensiero è rivolto al passato e rimugina su avvenimenti già accaduti, oppure è rivolto al futuro immaginando eventi che potrebbero accadere, con inevitabile ansia anticipatoria, o ancora, “come una voce nella testa”, il pensiero è rivolto a giudicare la situazione presente godendo poco del momento vissuto.
Questo tipo di pensieri di fatto ci allontana dai nostri sensi e dalla connessione con noi stessi.
Ma cosa significa “essere connessi con sé stessi”?
Significa SENTIRE le emozioni, soprattutto a livello corporeo, DARE ASCOLTO a queste emozioni per sapere cosa ci vogliono dire, RICONOSCERLE per trovare ALTERNATIVE di risposta nel pieno e consapevole contatto con il QUI ED ORA, con le nostre esperienze sentite nel momento in cui le stiamo vivendo.
A tale scopo le pratiche di Mindfulness possono rappresentare una strategia estremamente efficace, uno stato mentale in cui la persona ascolta ed osserva le proprie emozioni, le proprie sensazioni fisiche, i propri pensieri: Jon Kabat Zinn definisce la Mindfulness come “la consapevolezza che emerge prestando una particolare forma di attenzione al momento presente, in maniera intenzionale ed in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza, momento dopo momento”.
Queste pratiche, declinate sul comportamento Alimentare, sono la Mindful Eating, essa ci aiuta ad imparare COME MANGIARE, ci insegna nuovi modi di approcciarci al cibo quali:
Sintonizzarsi sulle caratteristiche fisiche del cibo – prestare particolare attenzione ai sensi, notare il gusto dei cibi utilizzando tutti i sensi: olfatto, vista tatto, udito, così come la percezione del senso di pienezza dello stomaco;
Sintonizzarsi sulle abitudini ed i modi di cibarsi – notare come si mangia, prestando particolare attenzione al pilota automatico inserito. In tal modo si iniziano a notare i pensieri automatici e spesso inconsapevoli sugli alimenti e sul modo di alimentarsi;
Sintonizzarsi sui trigger – diventare pienamente consapevoli delle proprie dinamiche, di atteggiamenti e modalità abituali con cui ci si approccia al cibo (controllo, evitamento, schemi di condotta).
Può essere utile, a questo punto, un esempio di approccio descritto dalla Mindful Eating:
“Spegnete la televisione, mettete via il cellulare. Per collegarvi al momento presente potete iniziare a notare il respiro e le sensazioni provenienti dal corpo.
Prima di iniziare il pasto in modo automatico, potete chiedervi ad esempio:
Ho realmente fame?
Mi sto annoiando?
Ho voglia di mangiare o devo solo rispettare un orario?
Quali sensazioni sento nel corpo?
Il mio stomaco brontola?
È fame o golosità?
Com’è il cibo che sto per mangiare?
Che forma ha? L’odore, la consistenza, il colore, il sapore…”
E Francesca si sarà fatta queste domande?
Mangiare è un momento che richiede diversi gradi di consapevolezza: c’è una consapevolezza dei sensi, quindi gusto, olfatto, tatto; c’è la consapevolezza dei segnali corporei, quelli della fame e della sazietà, con cui è necessario riconnettersi; c’è un contenuto emotivo e mentale.
La Mindful Eating non prescrive cosa mangiare o cosa non mangiare ma, in un atteggiamento di aperta esplorazione, ci indica come mangiare e nutrire il nostro Corpo, acquisendo tante piccole, nuove abitudini al posto degli automatismi e tralasciando il vecchio concetto di “dieta” che non insegna ad ascoltare il corpo, ma sollecita solo un eccessivo controllo, al quale seguirà inevitabilmente una perdita di controllo.
Con la Mindful Eating possiamo davvero dare una svolta al nostro modo di intendere l’alimentazione, ricordandoci sempre che di essere nutrito non ha bisogno solo in nostro Corpo, ma anche la nostra Mente ed il nostro Cuore.